ARNIS

Le Filippine sono uno stato arcipelago del sud-est asiatico situato a sud di Taiwan, con una popolazione di 93 milioni di abitanti per 70 diversi idiomi parlati.
Nel corso dei secoli le Filippine sono state crocevia di colonizzazioni e differenti culture.
Il Kali è la madre delle moderne arti marziali filippine; risalente all’impero malese Sri-Vishaya dell’ottavo secolo dopo Cristo è considerata l’arte marziale ufficiale delle Filippine.
Secondo gli storici le dieci Datus del Borneo portarono i loro metodi di combattimento nell’isola di Panay dove il Kali iniziò ad essere insegnato nelle scuole al pari degli altri insegnamenti di base come la scrittura o la lettura.
Le isole Filippine furono da prima colonizzate attraverso una spedizione spagnola dell’esploratore Ferdinando Magellano nel 1521 il quale si prefisse di convertire le tribù locali al cattolicesimo romano.
Il 27 Aprile 1521 Magellano venne ucciso sull’isola di Mactan da un gruppo di indigeni tribali guidati dal capo clan Lapu Lapu.Iniziati così i 400 anni di occupazione spagnola, l’insegnamento e la pratica del Kali vennero banditi.
Nonostante la soppressione spagnola il Kali non sparì mai dalla tradizione filippina e per tutta la durata dell’occupazione spagnola tecniche e allenamenti vennero mascherati  tra gli elementi di arte popolare, nascosti nelle danze indigene e nelle opere teatrali e nonostante ciò purtroppo molti concetti del Kali furono persi.
Per questo motivo elementi del Kali si trovano tutt’oggi nelle danze native e folkloristiche.
Durante il periodo coloniale i filippini impararono e praticarono le raffinate tecniche di scherma utilizzate dagli spagnoli  adattandole alle proprie armi, in particolare con i bastoni essendo state bandite le armi da taglio dall’occupatore spagnolo. Nel corso del tempo tecniche di combattimento spagnolo vennero inserite nel metodo di combattimento del Kali.
Sotto l’influenza spagnola il Kali acquisterà altri nomi; Eskrima, estrada, arnis de mano o arnis.
L’influenza spagnola durò fino alla guerra ispano-americana del 1898, quando le Filippine caddero sotto l’influenza statunitense.
Inizialmente le Filippine videro il loro rapporto con gli Stati Uniti come quello di due nazioni unite in una lotta comune contro la Spagna e  come alleati i filippini fornirono un importante supporto per le forze americane con azioni di guerriglia e assalti col machete. In seguito all’uccisione di tre soldati filippini per mano di due soldati americani si scatenò la guerra filippino-americana.
Secondo alcune fonti fu proprio in seguito a questo conflitto che ai marines americani venne dato il sopranome di “leathernecks” (colli di cuoio), grazie al collare di cuoio costretti a portare nel tentativo di difendere il proprio collo dai colpi di machete dei filippini. Questo periodo è ricordato come il più sanguinario e solo grazie ad Aguinaldo ( comandante e rivoluzionario) e alla sua resa, nonché alla richiesta di deporre le armi questa carneficina ebbe fine.
Durante tutti questi anni e tutte queste guerre i guerrieri filippini combatterono ad oltranza gli invasori con il Kali, a seconda della situazione con bastoni, machete o a mani nude, sia a campo aperto o con tecniche di guerriglia
Il Kali è ritenuto oggi l’arte migliore per imparare ad usare armi da taglio e per difendersi da esse.
Il Kali non si è divulgato in senso sportivo e agonistico come le altre arti marziali asiatiche ma ha tuttavia mantenuto un impronta guerriera.
Il concetto tecnico del Kali è padroneggiare i movimenti  e le tecniche per  il combattimento armato come per il combattimento disarmato.
Il Kali a differenza delle altre arti marziali ha la particolarità di iniziare l’insegnamento da prima con le armi e successivamente a mani nude.
L’arma più comunemente usata per iniziare l’apprendimento di Kali è il doppio bastone rattan,  oltre alle classiche armi da taglio filippine.
Il Kali unico in questo concetto insieme alla scherma,  ha di base per la tecnica la “numerazione degli angoli”; il bersaglio è diviso in zone e sia gli attacchi che i contrattacchi vengono portati seguendo particolari traiettorie.
Il Kali, conosciuto soprattutto per l’uso di armi da taglio e di percussione vanta anche un vasto repertorio tecnico nel combattimenti ad armi nude rendendolo quindi uno dei sistemi di combattimento più completo tra le arti marziali.
Nella storia dell’Arnis sono citati più di duecento diversi stili di Arnis-Eskrima-Kali. I nomi descrivono la distanza di combattimento come Largo (lunga distanza), Medio (media distanza) e Corto o Serrada (corta distanza o corpo a corpo). Altri invece descrivono i movimenti base come l’Abanico (ventaglio), Palis-Palis (seguire la forza), Sungkiti (punta), Ocho-Ocho (figura otto) and Lastico (frustata). I sistemi possono essere anche chiamati per il tipo di armi utilizzate come Solo Baston (bastone singolo), Doble Baston o Sinawali (doppio bastone), Espada y Daga (spada e daga), Mano-Mano o De Kadina (mani nude).
Alcune dei più famosi stili di Kali sono: Illustrissimo Kali, Pekiti Tirsia, Doce Pares Escrima, Marinas Pananandata, Balintawak, Cabales Serrada, Villabrille Escrima, Presas Modern Arnis e Modern Arnis Kombatan.

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